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l'idealismo etico di Fichte

Fichte sostiene che l’Io è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti : •tesi→ l’Io pone se stesso⇾  si rivela come attività auto creatrice •antitesi→ l’Io pone il non-Io⇾   produce l’altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività •sintesi→ l’Io oppone, nell’Io, all’Io divisibile un non-Io divisibile⇾   si particolarizza nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo sostiene che: - la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall’Io , il quale pone il non-io e si determina come io empirico grazie all’ immaginazione produttiva  - il compito dell’uomo è affermare la propria libertà , infatti il mondo esiste in funzione dell’attività dell’uomo e del suo auto perfezionamento ↳ primato della vita morale rispetto a quella teoretica Secondo Fichte l’uomo ha il suo fine nella società , la quale ha l’obiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri grazie alle due leggi morali : 1. 
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la visione religiosa e politica

Kant in La religione nei limiti della semplice ragione , afferma che la religione è una disposizione etica interiore a operare secondo il dovere La religione nei limiti della semplice ragione, Kant Kant nel trattato Per la pace perpetua , promuove la creazione di una costituzione federale di tutti gli Stati della Terra al fine di garantire la pace mondiale , infatti: • la pace è garanzia della libertà • ogni Stato è una società di persone , cioè di essere razionali e morali, i quali:  ⇾ appartengono a una nuova comunità universale ideale (regno dei fini) ⇾ devono essere rispettati nella loro dignità e tutelati nei loro diritti , creazione di un diritto cosmopolitico Per la pace perpetua, Kant

il problema estetico nella Critica del giudizio

Nella critica del giudizio si analizza la facoltà del sentimento (=facoltà del giudizio) intesa come organo dei giudizi riflettenti i quali:  si distinguono da⇾ i giudizi determinanti (dell’ intelletto) che “ determinano ” l’oggetto fenomenico unificando il molteplice attraverso le categorie dell’intelletto  si distinguono in⇾ giudizi estetici e giudizi teleologici si afferma che → il giudizio estetico nasce dal sentimento (di piacere o di dispiacere) esso è:  contemplativo e disinteressato universale ⇾ infatti in tutti gli uomini esiste un senso comune , il quale coglie l’accordo tra l’immagine della cosa e le nostre esigenze di unità e finalità , la bellezza non è nelle cose ma nel soggetto che la percepisce → il sublime è il sentimento dell’illimitato e si distingue in:  sublime matematico ⇾ ha per oggetto la "grandezza della natura" sublime dinamico ⇾ ha per oggetto la "potenza della natura" → il giudizio teologico deriva da un’esigenza

the experiment

  THE EXPERIMENT- cercasi cavie umane The Experiment - Cercasi cavie umane   è un  film  del  2001  diretto da  Oliver Hirschbiegel . S i ispira all’esperimento condotto a Stanford nel 1971. Dopo esser stati selezionati per partecipare a un esperimento della durata di due settimane, un gruppo di uomini accetta di interpretare il ruolo di detenuti e guardie in una simulazione della vita all'interno di una "prigione". Con il passare dei giorni i volontari si identificano sempre di più nei propri ruoli: il potere li corrompe e l'esperimento degenera. I contenuti del film mostrano in modo diretto quanto il contesto sia potente in relazione all'interazione sociale e ai ruoli che ognuno deve interpretare.  I caratteri di stato della personalità possono essere influenzati in maniera da determinare un cambiamento del sentire e percepire il mondo, se stessi e gli altri.

il problema della morale nella Critica della ragion pratica

Nella critica della ragion pratica si afferma che:  → la legge morale è un «fatto della ragione» , è incondizionata e universale e ha la forma del “comando” perché deve contrastare la sensibilità e gli impulsi egoistici → la ragion pratica coincide con la volontà che è la facoltà che permette di agire sulla base di principi normativi :  ⇾ le massime , prescrizioni di carattere soggettivo ⇾ gli imperativi , prescrizioni di carattere oggettivo distinti a loro volta in:  imperativi ipotetici e imperativi categorici  → l’azione è morale quando:  • è compiuta solo in vista e per rispetto del dovere • soddisfa il principio di universalizzazione ampliato attraverso le tre formulazioni dell’imperativo categorico , che impongono di agire:   1. «Soltanto secondo quella massima che, al tempo stesso, puoi volere che divenga una legge universale» 2. «In modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo»

il problema della conoscenza della critica della ragion pura

I GIUDIZI DELLA SCIENZA E LA "RIVOLUZIONE COPERNICANA" Nella critica della ragion pura Kant afferma che: occorre condurre un’analisi sui fondamenti della conoscenza al fine di appurare quali sono le condizioni di possibilità della scienza e capire se è possibile una metafisica come scienza , a questo scopo, si analizzano le proposizioni della scienza (i giudizi). Nella sua opera sostiene che i giudizi si distinguono in tre tipologie :  →  analitici • in essi il predicato esplicita solo il contenuto del soggetto                 • possiedono universalità e necessità ma non accrescono il sapere →  sintetici a posteriori • in essi il predicato aggiunge novità al soggetto                                  • accrescono il sapere ma sono particolari e contingenti   → sintetici a priori • accrescono il sapere (essendo sintetici)                            • sono dotati di universalità e necessità (essendo a priori) Sostiene che nei giudizi sintetici a priori possiamo d

Hume e gli esiti scettici dell'empirismo

  Hume sostiene che: • la fonte della conoscenza sono le percezioni , che si distinguono in: - impressioni ⇨ percezioni immediate e vivide - idee ⇨ immagini illanguidite delle impressioni • memoria e immaginazione consentono di conservare le impressioni e collegare le idee , tuttavia, la mente non è totalmente libera perché procede secondo il principio di associazione il quale opera in base a tre criteri: - somiglianza - contiguità - casualità • le idee complesse garantiscono : -una conoscenza certa quando derivano da pure relazioni tra idee -una conoscenza probabile quando derivano da relazioni tra dati di fatto , le quali implicano il principio di casualità che deriva da una tendenza soggettiva a cogliere una connessione necessaria tra due eventi successi e contigui • la fiducia nella regolarità dei fenomeni è frutto dell' abitudine da cui deriva la credenza , utile per guidare la condotta umana ma priva di certezza assoluta • l'etica si fonda su criteri empiric